CENTRO LASER DERMATOLOGICO DOTT. LASPINA

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08.2018

Gambe belle per l'estate!

Arriva la bella stagione, le gambe si trovano in primo piano e per sentirsi a proprio agio devono essere lisce, toniche e in forma!

Gambe lisce, accuratamente epilate ed idratate e con un sano colorito dorato! Ecco ora le gambe sono perfette per essere esibite senza calze!

Ma ahimè, cosa sono queste ramificazioni rosse e blu che macchiano la cute delle gambe?
Comunemente chiamati capillari sono in realtà delle teleangectasie cutanee; le teleangectasie sono dilatazioni varicose di piccoli vasi ematici, arteriosi o venosi visibili a livello dell’epidermide. Si presentano come fini striature lineari o ramificate di colore rosso bluastro, che talvolta possono arrivare a formare degli agglomerati di vasi.
Si tratta di un inestetismo piuttosto frequente che affligge in particolar modo il sesso femminile e si manifesta prevalentemente agli arti inferiori e al volto. Solitamente è un disturbo legato all’avanzare dell’ età, ma non esclusivo , tal volta infatti può colpire anche soggetti giovani.

Le teleangectasie sono un difetto estetico sgradevole ma innocuo, sono infatti alterazioni vascolari asintomatiche e non patologiche la cui eziopatogenesi è multifattoriale e non ancora completamente nota.
Un fattore riconosciuto si ritiene sia legato ad una predisposizione personale e familiare a sviluppare la patologia.

Esistono inoltre dei fattori che possono favorire la comparsa di questo antipatico inestetismo.Tra questi lo stile di vita: un lavoro molto sedentario o che comporti tempi lunghi di stazionamento in piedi, associato ad una scarsa attività fisica insieme al sovrappeso e all’obesità aumentano il rischio di comparsa delle teleangectasie.
L’ esposizione eccessiva a raggi UV, a calore eccessivo o al contrario a temperature molto basse sono fattori che indebolendo la parete dei vasi stessi causano un peggioramento del quadro cutaneo legato alla comparsa delle antiestetiche alterazioni vasali.
Le teleangectasie possono essere legate ad alterazioni ormonali come quelle che si hanno in gravidanza, in menopausa o per l’uso della pillola anticoncezionale e proprio per questo come già accennato sono una problematica riguardante soprattutto le donne.
Si parla invece di “ matting ”quando in seguito a trattamenti sclerosanti o chirurgici si formano piccoli aggregati di vasi molto sottili nella sede di trattamento che scompaiono spontaneamente dopo alcuni mesi.
Talvolta quadri clinici importanti possono associarsi a sintomi quali prurito, sensazione di gambe pesanti e fragilità capillare che peggiorano in estate e con le temperature elevate. In questi casi le manifestazioni teleangectasiche possono essere la spia di una alterazione circolatoria più importante in un quadro di insufficienza venosa, ecco perché è opportuno effettuare un’accurata visita Specialistica volta a decidere il percorso terapeutico più appropriato.
La diagnosi delle teleangectasie è clinica in base alla presenza delle stesse. Può essere utile in taluni casi, selezionati dal Medico Specialista, sottoporsi ad un Ecocolordoppler artero venosi degli arti inferiori per evidenziare eventuali alterazioni del circolo vascolare profondo.
Per rallentare il progredire della patologia e’ opportuno adottare alcuni accorgimenti; tra questi abbiamo già citato il seguire opportune norme comportamentali quali attività fisica regolare e dieta equilibrata. Inoltre la terapia contenitiva cioè l’ utilizzo di calze elastiche a compressione graduata è particolarmente indicato in chi svolge lavori sedentari. E’ anche consigliata l’assunzione periodica di integratori a base di sostanze drenanti e con azione trofica sulla parete dei vasi.
Le teleangectasie, una volta comparse, scompaiono però solo se trattate; ad oggi il trattamento si avvale della chirurgia per il trattamento dei vasi varicosi di calibro maggiore, mentre per i vasi di diametro minore fino alle piccole teleangectasie si utilizzano principalmente le tecniche di scleroterapia e il trattamento laser.
La scleroterapia consiste nell’ iniettare all’interno del capillare una soluzione liquida o in forma di schiuma, che innescando un processo infiammatorio, porta all’ occlusione del vaso e alla conseguente scomparsa dello stesso. È una metodica consolidata, che da’ buoni risultati e risulta efficace anche su vasi di calibro maggiore rispetto alle teleangectasie.
Le principali novità nel trattamento di questo inestetismo riguardano però la terapia laser. Esistono infatti diversi tipi di laser vascolari, con diverse lunghezze d’onda in grado di trattare i capillari più sottili ma anche di calibro maggiore fino alle vene e alle grandi varici.
La laserterapia transdermica per Il trattamento dei capillari di piccolo calibro è oggi ormai consolidata. Questa metodica sfrutta il principio della fototermolisi selettiva, cioè l’assorbimento dell’energia laser da parte del bersaglio, che in questo caso è l’emoglobina, aumentandone la temperatura con conseguente fotocoagulazione e chiusura del vaso che si riassorbe e scompare circa in due settimane. Come ogni trattamento laser è necessario evitare l’esposizione solare per alcune settimane sia prima che dopo il trattamento.
La vera novità in campo vascolare è però il laser endoperivenoso, una metodica miniinvasiva che permette di coagulare il vaso dall’interno o a contatto con il vaso stesso riducendo al minimo il danno cutaneo, inoltre utilizzando fibre ottiche laser di diametri diversi è possibile trattare anche vene di calibro maggiore come le collaterali e le perforanti.
Per concludere il principale consiglio è, soprattutto per le categorie a rischio, di associare un corretto stile di vita ad una generale prevenzione, mentre con riferimento al trattamento in caso di insorgenza, di consultare il parere del Vostro Specialista per intraprendere il percorso terapeutico più appropriato .

Dott. Sebastian Laspina
Specialista in Dermatologia e Venereologia

Dott.ssa Silvia Codogno
Specialista in Dermatologia e Venereologia

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