Il lifting cervico-facciale (il cui nome tecnico è ritidectomia) è una pratica di chirurgia estetica che consente di restituire un aspetto giovanile a viso e collo segnati dal tempo.
In particolare, infatti, agisce sulle piccole rughe e su lassità cutanee e muscolari, risolvendo problemi quali:
Le fasce muscolari, il tessuto adiposo e la cute vengono sollevati e riposizionati. In questo modo i lineamenti appaiono ringiovaniti senza perdere però i tratti fondamentali e caratterizzanti della persona.
Il minilifting è una procedura analoga al lifting ma interessa solo una porzione del viso e del collo. È indicato per correggere i primi cedimenti, che solitamente si manifestano attorno ai quarant’anni. Ciò nonostante è possibile effettuarlo anche prima se sussiste la necessità (magari in seguito a un dimagrimento importante e repentino).
La procedura di chirurgia estetica dura dalle 3 alle 5 ore.
Generale.
Edema e dolore sono normali nelle ore seguenti il lifting. Possono essere attenuati con appositi analgesici.
Il drenaggio viene rimosso circa 24 ore dopo l’intervento.
In alcuni casi potrebbero comparire degli ematomi che solo raramente richiedono l’evacuazione chirurgica. La presenza dei drenaggi riduce comunque questo rischio.
Sieroma (accumulo di liquido): il siero viene fatto fuoriuscire da un tratto dell’incisione praticata.
I risultati sono visibili e soddisfacenti dopo alcune settimane (le tempistiche sono soggettive e pertanto molto variabili).
I tratti del volto riacquistano freschezza e vengono eliminati tutti quegli inestetismi che appesantivano e invecchiavano l’espressione.
Dopo alcuni anni potrebbe essere necessario eseguire un ritocco in quanto, inevitabilmente, la pelle perderà progressivamente tono.
Le cicatrici non sono visibili perché situate dietro l’orecchio e nascoste dai capelli.