La biorivitalizzazione – o biostimolazione – è una tecnica di medicina estetica finalizzata a contrastare i segni lasciati sulla pelle dal trascorrere del tempo.
Si tratta di una procedura non invasiva che sfrutta le proprietà rigeneranti di alcuni composti – acido ialuronico, sali minerali, aminoacidi e vitamine soprattutto – i quali vengono infiltrati sotto la cute con aghi sottilissimi.
Tra gli inestetismi più diffusi cui è possibile rimediare con la biorivitalizzazione vi sono:
La biostimolazione può essere effettuata su diverse parti del corpo, specie quelle più soggette a subire i danni esterni: ad esempio la pelle di mani, viso, collo e decolleté è maggiormente e con più frequenza esposta all’azione dannosa dei raggi UV e dei fattori atmosferici aggressivi (vento, inquinamento) e tende pertanto a danneggiarsi più velocemente.
Ogni seduta dura circa 15 minuti.
Inizialmente è consigliato un ciclo di almeno 3 trattamenti ogni tre-quattro settimane; successivamente sono sufficienti alcune infiltrazioni di mantenimento
Non necessaria.
Potrebbero comparire edemi e rossori di lieve entità per alcune ore.
Non ci sono particolari controindicazioni: chiunque può sottoporsi alla biorivitalizzazione.
È sempre bene comunque informare il medico qualora si siano assunti di recente medicinali anticoagulanti (ad esempio l’aspirina).
Va evitata l’esposizione solare fintanto che persistono il gonfiore e i rossori.
La pelle appare rigenerata: la texture è compatta e le piccole rughe sono state corrette; le sostanze iniettate contribuiscono a combattere i radicali liberi che danneggiano le membrane cellulari e inibiscono la produzione di collagene.
Gli effetti non sono permanenti.