Cellulite, ritenzione idrica e adiposità localizzate sono tre fenomeni diversi, spesso coesistenti ma non necessariamente, che riguardano moltissime persone, soprattutto donne.
La cellulite (il termine scientifico per indicare questo fenomeno è panniculopatia edemato-fibro-sclerotica) è un disturbo delle cellule adipose le quali aumentano il loro volume e creano difficoltà al microcircolo periferico sanguigno e linfatico. I liquidi in eccesso che l’organismo non riesce quindi né a riassorbire né a eliminare, ristagnano sotto la cute. Le conseguenze estetiche di manifestano nella famosa “pelle a buccia d’arancia” e in un fastidio intenso – a seconda della severità del fenomeno – alla compressione. Non è una problema strettamente legato al peso corporeo in quanto è riscontrabile anche in persone “magre”; tuttavia l’eccesso di grasso e adiposità ne favorisce l’insorgenza e la gravità.
Le adiposità localizzate invece non si accompagnano necessariamente alla cellulite: si tratta infatti di accumuli di tessuto adiposo (presenti in genere in zone diverse del corpo negli uomini e nelle donne) che non inficiano la microcircolazione e non provocano quindi alterazioni cutanee o dolore come nel caso della cellulite.
I trattamenti che la medicina e la chirurgia estetiche mettono a disposizione sono diversi: è necessario individuare il tipo di inestetismo da trattare in quanto, ad esempio, certe procedure ottime per rimuovere il grasso in eccesso si rivelerebbero inutili per eliminare la cellulite.
Largamente utilizzate sono le tecniche della laserlipolisi, la radiofrequenza, la criolipolisi e la cavitazione.