Grazie all’utilizzo del laser è possibile cancellare un tatuaggio senza intaccare gli strati più superficiali della pelle.
Questa tecnologia infatti consente, tramite l’emissione di un fascio di luce concentrata, di agire selettivamente solo sulle zone della cute interessate.
I pigmenti di inchiostro vengono frammentati dall’energia: una volta terminato questo procedimento, l’organismo è in grado di riassorbirli ed espellerli.
La totale rimozione del tatuaggio non è perseguibile in un’unica volta ma servono più trattamenti.
Il numero delle sedute è condizionato dalla tipologia del tatuaggio: grandezza, forma e colori impiegati.
Può essere necessario intervenire dalle 4 fin anche alle 12 volte.
Ogni trattamento dura circa 20 minuti ed è necessario attendere 30-40 giorni tra una e l’altra.
Non è di norma necessaria.
Nei pazienti particolarmente sensibili è possibile attenuare la sensazione di forte fastidio applicando localmente una crema anestetica.
Momentanea sensazione di leggero dolore.
Formazione di piccole crosticine.
Infiammazione della zona trattata per alcuni giorni.
La tecnologia laser non può essere applicata su pelli abbronzate.
L’esposizione solare, naturale o artificiale, deve essere quanto più possibile evitata nei 30 giorni che precedono il trattamento e tra una seduta e la successiva.
Non tutti i colori possono essere rimossi: i pigmenti scuri (nero, blu, marrone) sono infatti facilmente asportabili mentre per quelli più chiari (gialli, rosa, arancioni tenui, ecc.) sono necessarie più sedute.