CENTRO LASER DERMATOLOGICO DOTT. LASPINA

ARTICOLI

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

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